mercoledì 13 maggio 2009

Intervista-Video all'Ambasciatore d'Italia a Budapest Gian Campagnola

Da Economia.hu- L'Ambasciatore d'Italia in Ungheria apre il ciclo di interviste di Economia.hu "Oggi incontriamo..." con un incontro all'interno del suo ufficio, a Budapest. Al centro dell'intervista i rapporti tra Italia e Ungheria che l'Ambasciatore sta gestendo nel periodo della crisi economica mondiale. A riguardo l'Ambasciatore annuncia una nuova iniziativa dell'Ambasciata, Italian Festival.

Ambasciatore la sua carriera è
ricca di esperienze in Italia e all'estero, l'ultima come Ambasciatore d'Italia in Bulgaria, nel 2003. Quali sono le sue impressioni a pochi mesi dall'inizio della sua esperienza qui a Budapest?
Sono qui da cinque mesi, il paese è stupendo, la gente è interessante, l'Italia è molto presente.
Come descrive l'attuale situazione economica dell'Ungheria?
L'Italia è fortemente presente in Ungheria si sotto il profilo dell'interscambio, sia degli investimenti e segnatamente sotto il profilo finanziario. Siccome la crisi ha un movente finanziario che si è fatto sentire anche nei rapporti bilaterali. Tuttavia, non soltanto le banche hanno dato un segno di grande compostezza non diminuendo il flusso di liquidità. A questo si è aggiunto anche un sostegno da parte dell'Italia nelle maggiori istanze che l'Ungheria ha ritenuto di dover intraprendere e in modo particolare Fondo Monetario Internazionale e Unione europea. Questo ha mostrato all'Ungheria che l'Italia era presente è presente ed intende rimanere presente. Questo è stato chiaro fin dall'inizio alle massime autorità ungheresi, in particolare al Ministro dell'Economia oggi Primo Ministro. I numeri del resto parlano chiaro, quasi 8 miliardi di interscambio e qualche miliardo di investimenti fanno dell'Italia un partner di primaria importanza di questo paese, che si colloca ciclicamente al secondo o al terzo posto, a seconda dei casi.
Cosa può dare invece l'Ungheria all'Italia?
Siamo due paesi accomunati da una cultura molto simile, quello che possiamo darci reciprocamente è cultura, presenza, scambi economici, ma anche molta scienza e tecnologia. Riguardo all'economia bisognerà continuare facendo sistema e permettendo anche ai nostri investitori di sapere che la crisi ha afflitto l'Ungheria ma se si vanno a vedere i termini di paragone regionali si capirà che talvolta il paese è abusato nella sua pericolosità finanziaria. L'Ungheria è come tutti gli altri paesi della regione e l'Italia è vicina. Vorrei aggiungere due cose: sotto il profilo dell'educazione e sotto il profilo della conoscenza reciproca. Ci sono 20.000 studenti di italiano in Ungheria. Questo ha delle ripercussioni anche sul turismo che per noi è molto importante. A questo proposito mi congratulo con l'ENIT che ha voluto presentare proprio in Ungheria il suo messaggio promozionale dell'anno. Infine scienza e tecnologia. Un impegno maggiore delle istituzioni ma anche delle imprese che lavorano nella ricerca può offrire ai due paesi un nuovo canovaccio sul quale stendere un approfondimento delle nostre relazioni.
Ci parli di Italian Festival.

Un'iniziativa che raccoglie i suggerimenti delle massime autorità ungheresi. Il signor Presidente della Repubblica quando ho presentato le credenziali mi ha parlato della forza culturale in Italia e della nuova sfida che ora potrà contraddistinguere questa relazione: i giovani. Mi è venuto in mente di creare ogni anno a ridosso della nostra festa nazionale quello che chiamo un Festival e che già quest'anno vede una serie di iniziative nel settore economico, culturale, tecnologico, scientifico. Nel settore economico arriverà il presidente Formigoni con un numero di società per parlare di tecnologia. Nel settore culturale ci sarà Uto Ughi che verrà a suonare per i nostri amici ungheresi. Ci sarà un festival dei suoni dove l'ICE ha organizzato la possibilità di rendere note le nostre capacità nel settore degli strumenti musicali rendendoli interattivi, facendoli suonare ai giovani artisti ungheresi. Ci saranno i trasporti. Con il nuovo ministro dei trasporti ungherese vorremmo dare mostra della nostra tecnologia nel settore dei motocicli al famoso museo dei trasporti di Budapest. Daremo un senso storico al percorso di questi veicoli nella nostra storia industriale. Ci saranno tutti: Piaggio, Benelli, Ducati...Inoltre abbiamo voluto anche mostrare il design. Avremo il presidente Illy che parlerà della sua storia vincente nel settore del caffè, senza dimenticare che la tecnologia è al servizio anche di questo comparto dell'industria.