lunedì 3 maggio 2010

Intervista a Francesca Perino di Kirandulando, tour operator italiano per Ungheria

Da Economia.hu

Kirandulando è un tour operator diverso dagli altri, legato a doppio nodo all'Ungheria; si intuisce già dal nome. Kirandulando è l'italianizzazione del verbo ungherese “kirándul”, che significa “fare una gita”, molto familiare per gli ungheresi, orecchiabile e curioso per gli italiani. Francesca Perino, titolare di Kirandulando, ha risposto con entusiasmo alle domande di Economia.hu, soddisfatta dei primi mesi di vita della nuova attività, che ha appena inaugurato il suo nuovo portale, portando l'Ungheria in primissimo piano. Le sue parole trasmettono un sincero interesse e attaccamento alla terra magiara, alla cui scia si attacca la prima, inevitabile, domanda.

Come nasce Kirandulando e la vostra passione per l'Ungheria?
Kirandulando è un progetto ideato nel 2005 da Marco Insalata, presidente dell’Associazione Culturale Ecoluogo, per promuovere viaggi associativi e un turismo responsabile con destinazione Ungheria, meta da lui molto amata e frequentata per motivi prima di turismo e poi familiari. Nel 2009 ho scoperto questo progetto, mi sono appassionata e ho immaginato la possibilità di estenderlo a tutto il mercato italiano, proponendo viaggi di qualità, “su misura”, che andassero incontro alle esigenze del turista. Quindi abbiamo unito la mia esperienza decennale nel turismo e la conoscenza ventennale dell’Ungheria di Marco Insalata ed è nato il primo e unico tour operator italiano specializzato nella destinazione.

Cosa differenzia Kirandulando dagli altri tour operator?

I nostri servizi sono diversi perché selezionati personalmente con grande cura e ricercatezza, allo scopo di fornire un'offerta di alta qualità ma offrendo un prodotto accessibile economicamente. Le nostre proposte non sono mai generaliste. Guardiamo alla bellezza dei luoghi, non alle mode.
Come siete stati accolti dagli operatori ungheresi?
Gli operatori ungheresi ci hanno accolto con entusiasmo e molti hanno dimostrato fiducia nel prodotto. Siamo stati ospitati, seguiti e a volte direi proprio “coccolati”. Abbiamo conosciuto persone splendide e la loro disponibilità e spontaneità ci ha permesso di raggiungere ottimi accordi che, sono sicura, verranno consolidati negli anni.
Il turista italiano è interessato all'Ungheria? Può darci qualche dato sulla domanda da parte turisti italiani per visitare questo paese?
Posso sbilanciarmi un po’ dicendo che in Italia l’Ungheria non è molto conosciuta e non credo di sbagliarmi troppo con questa affermazione, perché è la netta impressione che abbiamo avuto presentando il prodotto. Purtroppo non ci sono stati investimenti da parte ungherese per sollecitare il mercato turistico italiano e il commento più frequente che ci è stato rivolto, dopo la visione del nostro catalogo, è “non pensavo che in Ungheria ci fossero così tante cose da vedere!”. L’interesse verso un prodotto si crea, questo non è un problema e il mercato viene continuamente stimolato con nuove iniziative. Inoltre nel 2009 il turismo italiano in Ungheria è cresciuto del 30% circa (dato fornito dall’Ufficio del Turismo Ungherese), quindi le potenzialità ci sono.
Quali sono le destinazioni da voi consigliate nel paese?

(ride, spiegandomi che a questa domanda non è semplice rispondere in pochi secondi) Abbiamo ideato il catalogo proponendo 5 temi (Budapest e dintorni; Terme; Arte e Cultura; Natura e Sport; Enogastronomia), una sezione con gli Eventi e una con i Castelli-albergo selezionati sul territorio. Quindi l’idea è di far avvicinare gli italiani all’Ungheria in modo “globale”, offrendo spunti per una vacanza-caleidoscopio in cui si possa fare veramente un po’ di tutto oppure anche solo una cosa, ma in modo assolutamente ricercato. Ovviamente Budapest resta la punta del diamante, ma nessun luogo andrebbe trascurato.
Quanto e come conoscete il suo territorio?
Fortunatamente l’Ungheria non ha un territorio troppo esteso. Avessimo scelto l’Australia, forse sarebbe stato più complicato… Marco Insalata ha avuto modo, negli anni, di visitare il Paese in modo approfondito e in questi mesi abbiamo programmato insieme periodiche “incursioni” per conoscere di persona i fornitori, visitare le strutture selezionate, consolidare gli accordi già presi. Ogni viaggio porta nuove scoperte: direi che non si sa mai abbastanza, ma questo è molto stimolante.
Un luogo speciale in Ungheria?

Per me la vista di Budapest di notte è imperdibile, per Marco attraversare la Puszta nella sua immensità.
Ci indichi tre mete imperdibili.
Budapest; le regioni di Eger e le cantine centenarie del Tokaj; una notte romantica in uno dei numerosi e affascinanti Castelli. Ma in realtà dovremmo poter citare almeno una “TopTen”!
Quali attività praticabili nel paese possono essere considerate un valore aggiunto per l'Ungheria?
Il mio entusiasmo è rivolto soprattutto ai numerosi Parchi Nazionali presenti sul territorio, che offrono agli amanti della natura e agli escursionisti la possibilità di passeggiate (a piedi, in bici o a cavallo) attraverso nuovi panorami molto diversi da quelli italiani. Anche gli ottimi Golf Club danno al Paese l’occasione di muovere un turismo sportivo molto esigente, sempre alla ricerca di nuove mete.

Non poi dimentichiamo le potenzialità degli stabilimenti termali di tutta l’Ungheria, che soddisfano ampiamente le richieste di un turismo “Wellness” attualmente in crescita.

Kirandulando ha sede a Torino, Via G. D'Annunzio 2 - 10090 Rosta (TO) - Italy

Sito: www.kirandulando.it

Claudia Leporatti


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